Arriva la collezione “linee e trame” di Fucina per il celebre ristorante Principe Cerami di Taormina
In occasione della riapertura dello storico hotel San Domenico Palace di Taormina (oggi del gruppo Four Seasons), prevista per l’imminente stagione estiva 2021, Peppino Lopez firma, con il suo marchio Fucina, una prestigiosa collaborazione con la direzione della cucina dell’albergo – il rinomato ristorante Principe Cerami – affidata allo chef siciliano Massimo Mantarro. Dopo un lungo periodo di inattività, riapre i battenti uno dei più affascinanti luxury hotel d’Italia Ci sono voluti tre anni di lavori di ristrutturazione – ma sarebbe quasi meglio parlare di restauro in considerazione della storicità del contesto – per restituire splendore alla struttura che occupa un convento domenicano del XV secolo, a cui è stato affiancato, alla fine del XIX secolo, un edificio liberty, che prende il nome di Grand Hotel Wing. Da sempre meta di villeggiatura dell’élite internazionale – vi hanno soggiornato famiglie reali, scrittori, divi di Hollywood – l’albergo vanta tra le sue amenità la straordinaria cucina di Massimo Mantarro, stellato artista che riversa nelle sue creazioni tutto l’amore per la terra d’origine, ricca di storia e bellezza. Con queste premesse, la collaborazione con Peppino Lopez, a cui è affidata la realizzazione di un set personalizzato di piatti artigianali in grès porcellanato smaltato, è destinata a esaltare l’esperienza sensoriale dei commensali del ristorante, invitati a condividere profumi e sapori di Sicilia.
Peppino Lopez, artista raffinato, capace di plasmare nella materia grezza la suggestione della terra e della storia, ha pensato, per questa nuova collezione, a quattro modelli – interamente realizzati a mano senza l’ausilio di stampi – ispirati alle trame e ai merletti siciliani, creati con l’intento di armonizzarsi con l’impianto architettonico del monastero e del paesaggio che lo circonda, tra scogliere a picco sul mare, vista panoramica sull’Etna e la bellezza spettacolare di Taormina ai suoi piedi.
La tradizione tipicamente siciliana dei merletti, di antica origine – si trovano riferimenti a questi particolari ornamenti ai tessuti in testi risalenti al XV secolo – si caratterizza per l’esecuzione senza disegno preparatorio, con una lavorazione che segue unicamente l’estro dell’autore, in una personale trama e con un ordito unico e originale.
La derivazione dai cosiddetti “merli”, vale a dire quegli elementi architettonici tipici degli edifici medievali, in origine deputati a una funzione difensiva e passati poi ad assumere un connotato essenzialmente decorativo, si ricrea negli intrecci di filati di seta, lino e di altre nobili fibre tessili.
Lo stesso processo creativo si ritrova nella collezione di piatti artigianali di Peppino Lopez: pezzi unici in cui si riversa la sapienza del creatore, abile nel modellare e plasmare la materia prima tra pieni e vuoti, per ricreare nella ceramica quell’alternanza tipica del tessuto a merletto, con motivi ornamentali originali e preziosi. Uno spettacolo per la vista destinato ad accogliere una meraviglia per il gusto, in una combinazione esclusiva e ricercata.
Di Alessandra Riva
Ph Marcello Bocchieri